Beat italiano

mercoledì 23 settembre 2020

Il beat psichedelico

La musica beat, nel corso degli anni '60, subì alcuni mutamenti: le sonorità stavano cambiando. Un nuovo stile stava per essere gradito da molti giovani appassionati del genere: le sonorità, influenzate dal rock and roll anni '50, dai Beatles, dai Rolling Stones e dal Merseysound, ovvero dalla musica beat inglese, stavano diventando un po' impegnative. Atmosfere che fanno riferimento ad allucinogeni o a droghe pesanti, testi folli che parlano di trip mentali, venivano abbellite da sonorità con chitarre acide o distorte, in modo che l'ascoltatore si trovasse sommerso in un trip, per fortuna finto, come se assumesse sostanze allucinogene per davvero. Tra i gruppi beat psichedelici rappresentativi del genere, si possono ricordare i Chewing Gum, un gruppo di beat italiano che proveniva da Firenze. Nel 1968, pubblicano il loro unico 45 giri, intitolato "Senti Questa Chitarra/Tu Sei Al Buio", per l'etichetta RCA Talent. Il lato a, è una canzone che inizia con una chitarra distorta, con l'effetto "wah wah", il che fa avvicinare lo stile della canzone tra la psichedelia e il garage rock. Il chitarrista del gruppo, si chiamava Flavio Cucchi, e aveva solo 17 anni. Il brano "Senti Questa Chitarra", fu classificato come uno dei primi esempi di garage rock italiano.

 

Il 45 giri dei Chewing Gum "Senti Questa Chitarra/Tu Sei Al Buio", uscito nel 1968 per l'etichetta RCA Talent: nelle foto, le copertine fronte e retro del 45 giri.

Una garage band famosa americana, Tommy James And The Shondells, pubblicano nel 1969 un singolo contenente una canzone cantata in italiano, molto conosciuta: "Soli Si Muore/Crimson And Clover", per l'etichetta Roulette. Il brano nel lato a è la versione italiana del loro successo in lingua inglese del brano intitolato "Crimson And Clover". Nel lato b del 45 giri è anche presente la loro versione originale, quella cantata in inglese. "Soli Si Muore" era già stata incisa da un altro gruppo: Patrick Samson Set, un complesso che accompagnava il cantante di origini libanesi Patrick Samson. Lo stile musicale del 45 giri di Tommy James And The Shondells, è psichedelico, dominato dalle chitarre che gli danno un'atmosfera un po' soft rock, ma con sonorità beat.

 

Il 45 giri del gruppo americano Tommy James And The Shondells, intitolato "Soli Si Muore/Crimson And Clover", inciso nel 1969 per l'etichetta Roulette. Nel lato a, è presente la versione cantata in italiano di "Crimson And Clover", uno dei loro maggiori successi. Nel lato b, invece, è presente la versione originale del brano cantata in inglese. Nelle foto, le copertine fronte e retro del 45 giri.

Un altro gruppo straniero famoso, che ha cantato un pezzo psichedelico in italiano, sono i Procol Harum, una band inglese di rock psichedelico/rock progressivo. Nel 1968, hanno inciso un 45 giri in italiano, contenente due brani: il brano nel lato a è una versione cantata in italiano di un loro successo: "Shine On Brightly", intitolata "Il Tuo Diamante". Nel lato b, è presente un brano strumentale, intitolato "Fortuna", che non è altro che il brano "Repent Walpurgis", un altro dei loro brani più famosi, ma con il titolo cambiato in italiano. Il 45 giri dei Procol Harun è stato distribuito dall'etichetta IL. Una cover del brano "Repent Walpurgis", interamente cantata in italiano, intitolata "Sul Letto Degli Abissi", è stata incisa dal gruppo beat siciliano Clan Free, per l'etichetta Tide Record. Un altro brano contenuto nel 45 giri dei Clan Free, si intitola "Un Tipo Con Un Fiore All'Occhiello". "Fortuna", è un brano della durata di cinque minuti, contenente una bella parte di chitarra elettrica che le da un tocco vagamente progressivo.

 

Il 45 giri con il brano cantato in italiano "Il Tuo Diamante", una cover italiana del loro successo "Shine On Brightly", presente nel lato a. Nel lato b, invece è presente il brano strumentale intitolato "Fortuna", che è il titolo alternativo di "Repent Walpurgis", un'altra canzone famosa del gruppo. Il 45 giri è stato inciso per l'etichetta IL. Nelle foto, le copertine fronte e retro del 45 giri.


Il 45 giri del gruppo beat siciliano Clan Free, intitolato "Sul Letto Degli Abissi/Un Tipo Con Un Fiore All'Occhiello", contenente una cover cantata in italiano del brano dei Procol Harum "Repent Walpurgis", loro brano strumentale. Il disco è stato inciso nel 1968 per l'etichetta Tide Record. Nella foto, la copertina frontale del 45 giri.

C'era un gruppo beat che proveniva dall'Emilia-Romagna, più precisamene da Rimini, autori di uno splendido singolo dalle sonorità psichedeliche: i The G.Men. Nel 1969, pubblicano un 45 giri intitolato "Il Canto Dei Ragazzi/Se Mi Lasci", per l'etichetta Boston. Il brano del lato a, "Il Canto Dei Ragazzi", è buono, è un beat lento con un ritmo di batteria secco e tagliente, e la chitarra elettrica distorta e ipnotica. Il lato b, "Se Mi Lasci", ha delle sonorità un po' più pop-beat. Il brano del lato a del disco si avvicina molto alle sonorità garage. Nel corso degli anni '70, quando il genere beat stava andando in declino, i The G.Men hanno inciso tre album e sei singoli 45 giri in stile melodico, ma molto lontani dallo stile beat psichedelico del loro primo singolo del 1969.


Il 45 giri del gruppo riminese The G.Men: "Il Canto Dei Ragazzi/Se Mi Lasci", inciso nel 1969 per l'etichetta Boston. Il migliore dei due brani del disco, è certamente quello del lato a, per le sonorità psichedeliche. Nella foto, la copertina frontale del 45 giri.

Da Venezia, i Vagabondy, un gruppo beat che ha inciso nel 1969 un singolo molto interessante: "Io Chiamo Il Tuo Nome/Il Lancio", pubblicato per l'etichetta Mondo. Il brano del lato a, "Io Chiamo Il Tuo Nome", inizia con una chitarra distorta dal fuzz, un tipo di distorsione chitarristica molto usata dai gruppi garage. Il cantante, per quanto riguarda le armonie vocali, ricorda da vicino lo stile di Nico Di Palo, il cantante dei New Trolls, per via dell'uso del falsetto. Il brano è dominato dalle sonorità psichedeliche. Per quanto riguarda la chitarra distorta dal fuzz che è presente all'inizio del brano, si può paragonare alle sonorità garage rock.

 

Il 45 giri dei Vagabondy: "Io Chiamo Il Tuo Nome/Il Lancio", pubblicato nel 1969 per l'etichetta Mondo. Il brano migliore, è quello del lato a. Nelle foto, le copertine fronte e retro del 45 giri.

Da Biella, in Piemonte, un gruppo beat che, nel 1967, ha inciso un 45 giri contenente due cover: "Qualcuno Forse Piange (The Wind Cries Mary)" di Jimi Hendrix e "C'è Una Strada (Homburg)" dei Procol Harum, già incisa dai Camaleonti con il titolo "L'Ora Dell'Amore". La versione di questo brano dei Diabolici, per quanto riguarda il testo, è totalmente diversa rispetto a quella dei Camaleonti. Lo stile musicale delle due cover del disco dei Diabolici, è psichedelico, ma un po' sporco, per la qualità dell'audio per come è stato registrato il 45 giri. Le chitarre presenti in tutti e due i brani, hanno delle sonorità crude, mentre il ritmo della batteria è molto secco. Entrambi i brani sono dei lenti. Il disco dei Diabolici è stato inciso per una piccola etichetta di Modena, la RCM.

    

Il 45 giri dei Diabolici "Qualcuno Forse Piange (The Wind Cries Mary)/C'è Una Strada (Homburg)", contenente due cover: una è di Jimy Hendrix e l'altra dei Procol Harum. Il disco è stato inciso per una piccola etichetta modenese, la RCM. Nelle foto, le copertine fronte e retro del 45 giri.

Da Presezzo, un comune in provincia di Bergamo, un complesso beat che ha inciso un ottimo singolo dalle sonorità psichedeliche: gli Squali 66. Il 45 giri si intitola "Venne Un Uomo/Cerca In Fondo Agli Occhi". Il lato a contiene una canzone con temi religiosi, ovvero una Messa Beat, in stile psichedelico. Il singolo è stato inciso per l'etichetta Tavola nel 1967. Le chitarre che dominano l'atmosfera del brano nel lato a sono distorte e acide.


Il 45 giri degli Squali 66 "Venne Un Uomo/Cerca In Fondo Agli Occhi", inciso per l'etichetta Tavola nel 1967. Il brano del lato a è una Messa Beat dominata dalle chitarre distorte. Nella foto, la copertina frontale del 45 giri.

Un gruppo che proviene da una località sconosciuta. Nel 1968, le mani pesanti, hanno inciso un 45 giri intitolato "Un Dio Al Neon/A Proposito Dell'Amore", per l'etichetta Ricordi. Il brano nel lato a, "Un Dio Al Neon", parla del consumismo che riguarda il boom economico che c'era in Italia negli anni '60: nasci, lavora, produci. Ci sono anche dei riferimenti alle pubblicità di Carosello. Il brano nel lato b, "A Proposito Dell'Amore", è accompagnato dal sitar, uno strumento indiano. Nel brano, sono presenti riferimenti al pacifismo e all'amore. La copertina ritrae il gruppo in uno sfondo dominato dai colori acidi blu e giallo. Per me, è una copertina stupenda e originale.


Il 45 giri delle Mani Pesanti "Un Dio Al Neon/A Proposito Dell'Amore", pubblicato dall'etichetta Ricordi nel 1968. Il brano del lato a parla della produzione lavorativa legata al boom economico degli anni '60, mentre il brano del lato b parla della pace e dell'amore. Nella foto, la copertina frontale del 45 giri.


Dal Veneto, abbiamo gli Elementi, autori di uno stupendo singolo uscito nel 1969: "Vivere E' Amare/Chi Sei", pubblicato per l'etichetta S.D.B.. Il lato a è una stupenda canzone in stile beat psichedelico, con tanto di chitarra distorta e acida. Una vera rarità, questo singolo, che è stato l'unico realizzato dal gruppo.


Dal comune di Fano, in provincia di Pesaro-Urbino, nelle Marche, questo storico gruppo beat: I Tubi Lungimiranti. Sono uno dei gruppi più noti della scena musicale beat di Fano, che nel 1968 incisero un 45 giri per l'etichetta CDI (Company Discografica Italiana) contenente tre brani: "Abbiamo Paura Dei Topi/Hai Distrutto Una Famiglia/L'Anima". Il gruppo è uno dei più conosciuti tra gli appassionati di beat e psichedelia italiana. Lo stile dei brani del 45 giri è interamente psichedelico, ma la qualità del sound non è eccellente, che però lascia intendere le ottime doti di tutti i musicisti del gruppo. Questo disco è uno dei più rari, costosi e ricercati dai collezionisti di beat italiano.

martedì 22 settembre 2020

La Messa beat: una fusione tra rito e ritmo

Nel corso degli anni '60, una nuova corrente della musica beat si stava formando: i complessi beat stavano cominciando ad interpretare dei brani ispirati ai canti religiosi o dedicati a Dio o a Gesù. Questo esperimento, fu definito una fusione tra rito e ritmo: era nata la Messa beat. L'esperimento di fondere temi religiosi con la musica beat, per alcuni, era una cosa che i fedeli gradirono. Dall'altra parte, però, c'erano fedeli che rimanevano un po' scettici per questo esperimento musicale. Tra i principali complessi, esponenti della Messa beat, si possono ricordare: i romani Angel And The Brains, i sardi Barritas, un complesso beat di Oristano e i romani The Bumpers. Questi tre complessi beat, pubblicarono, nel 1966, per la Ariel, un'etichetta specializzata in pubblicazioni religiose, un album intitolato "La Messa Dei Giovani", contenente nove brani di ispirazione religiosa: "Introito (Penso Pensieri Di Pace)", "Gloria (Gloria Al Signore)", Graduale (Con Voci Di Gioia)", "Credo (Io Credo)", "Offertorio (A Te Offro Mio Dio)", "Sanctus (Santo)", "Pater Noster (Tu Che Sei Nei Cieli)", "Agnus Dei (Agnello Di Dio)" e "Communio (Rendete Grazie A Dio)". Un altro album simile, è stato pubblicato per l'etichetta Bluebell Record, interamente cantato dal complesso beat sardo I Barritas, sempre nel 1966. Anche questo album si intitola "La Messa Dei Giovani". I brani sono gli stessi dell'album uscito per l'etichetta Ariel, ma con un brano in più, ispirato al quinto comandamento, intitolato "Non Uccidere". Alcuni di questi brani religiosi, uscirono anche su 45 giri. La figura di spicco della Messa beat é stata il compositore di musiche religiose Marcello Giombini. Il primo concerto della "Messa Dei Giovani" si tenne il 27 aprile del 1966 nell'Aula Borrominiana dell'Oratorio San Filippo Neri, a Roma.


La Messa Dei Giovani - versione dell'album inciso per l'etichetta Ariel nel 1966 dai complessi beat Angel And The Brains, Barritas e The Bumpers.


La Messa Dei Giovani - versione dell'album inciso per l'etichetta Bluebell Record nel 1966 dal complesso sardo I Barritas.


Il complesso beat romano Angel And The Brains, uno dei tre complessi beat principali ad aver suonato la Messa beat.


Il complesso beat sardo I Barritas, proveniente da Oristano. E' stato un altro dei complessi ad aver suonato la Messa beat.


Il complesso beat romano The Bumpers, ritratto in una copertina di un loro 45 giri: "Sanctus (Santo)/Credo (Io Credo)", due brani estratti dall'album "La Messa Dei Giovani". Il singolo è stato pubblicato per l'etichetta Ariel, così come l'album.

lunedì 21 settembre 2020

Torino Beat: viaggio nella scena musicale beat del capoluogo piemontese

A Torino, nel capoluogo piemontese, negli anni '60, si formano tanti di quei complessi beat, molti dei quali diventeranno molto noti. Uno dei complessi beat torinesi più conosciuti, che ha avuto successo, sono stati i Ragazzi Del Sole, con il brano del 1966 "Atto Di Forza n.10", uscito su 45 giri per l'etichetta Ariston Records, con il retro che si intitola "So Che Tu Non Credi". Il brano nel lato b del singolo, è una cover in italiano di "Something You Got", del cantante soul americano Wilson Pickett. Il brano "Atto Di Forza n.10", parla delle battaglie fra le bande rivali, soprattutto quelle dei Mods contro i Rockers. I Ragazzi Del Sole vengono considerati spesso tra i gruppi garage rock italiani.


Sempre nel torinese, un altro gruppo degno di nota sono i The Fantom's, che, sempre nel 1966, pubblicano il 45 giri intitolato "Le Insegne Pubblicitarie", una delle loro canzoni più note. Oltre a "Le Insegne Pubblicitarie", il disco contiene anche i brani "Nadia" e "Il Treno". Questo singolo con tre brani, è stato pubblicato nel 1966 per l'etichetta Musical Time. Il genere dei The Fantom's, varia dal beat, alla psichedelia e al garage rock. Questo 45 giri del gruppo, è uno dei più rari, costosi e ricercati dai collezionisti di dischi beat.


A Torino non potevano mancare i Volti '70, autori di un singolo uscito nel 1968, inciso per una piccola etichetta: la Moon Records. il disco si intitola "Sono Libero/Aspetterò Un Nuovo Giorno". Questo è stato l'unico 45 giri inciso dal gruppo. "Aspetterò Un Nuovo Giorno" è un beat lento e melodico.


Un altro gruppo beat torinese, che ha inciso un paio di 45 giri, sono Raph E I Copertoni. I due singoli del gruppo, sono stati incisi per l'etichetta La Voce Del Padrone: "Hai Qualche Cosa In Più/Legati A Me" e "Nero/Solo". I due 45 giri sono usciti rispettivamente nel 1967 e nel 1969. Entrambi i 45 giri del gruppo sono rari e ricercati dai collezionisti e molto costosi.

 

Le Teste Dure, un altro noto gruppo beat del torinese, pubblicano un brano che diventerà noto a tutti gli appassionati di musica beat: "Era Un Beatnick". Il brano fa parte di un singolo intitolato "Just A Day/Era Un Beatnick", uscito nel 1966 per l'etichetta Central Music Supply. Come i Ragazzi Del Sole e i The Fantom's, anche questo gruppo é influenzato dalle sonorità garage. Anche questo 45 giri è tra i più rari e costosi e ricercati dai collezionisti.


Esiste una cover cantata in italiano di un gruppo beat di Pinerolo, un comune della provincia di Torino: i Roll's 33. Il brano si intitola "Principessa", ed è la cover in italiano di un famoso brano, intitolato "Land Of 1,000 Dances", del cantante soul americano Wilson Pickett. Il 45 giri dei Roll's 33 si intitola "Principessa/Il Mondo Che Verrà", uscito nel 1966 per l'etichetta CBS. "Principessa" è un chiaro esempio di beat italiano tirato, con influenze garage rock.


Sempre in provincia di Torino, nel comune di Romano Canavese, si formano i The Rogers, un altro dei gruppi beat tra i più noti. Nel 1968, incidono il 45 giri per l'etichetta Bentler intitolato "Cos'è L'Amore/Guarda", che vende circa un milione di copie. "Guarda" è uno dei brani più famosi dei The Rogers, e ha uno stile beat lento e melodico.


Per concludere l'argomento sui complessi beat torinesi, va segnalato un album dalle sonorità psichedeliche, di un complesso beat chiamato Gli Astrali. Il loro album si intitola "Viaggio Allucinogeno", ed è stato registrato tra il 1967 e il 1968. Purtroppo l'album non fu mai pubblicato negli anni '60, ma negli anni '90, più precisamente nel 1994, per l'etichetta Destination X.

Curiosità dal mondo capellone

Salve a tutti i Beatniks e agli appassionati di musica beat!!! Volevo aprire nel mio blog una specie di rubrica con le curiosità più origina...